LA VITA NELLA PALUDE
Oggi voglio portarvi in un luogo per me molto speciale, un luogo ai confini della piccola cittadina di Inarzo, la Palude Brabbia.
Riserva Naturale dal 1984 ed Oasi Lipu dal 1994, questa riserva naturale ospita tantissime specie di animali, piante e microclimi. Oggi voglio raccontarvi una giornata tipica di un fotografo amante della natura in questa palude, mostrandovi i luoghi migliori per fotografare l’avifauna locale.
Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu Palude Brabbia Oasi Lipu
Ho scoperto questo luogo nel lontano 2012, quando ancora non facevo fotografia per professione, ma solo per passione. Ora, 10 anni dopo, torno con occhi diversi e tecniche più consolidate, ma con lo stesso cuore del ragazzo che ero.
DOVE SI TROVA E COME RAGGIUNGERLA
La sede dell’oasi Lipu Palude Brabbia è facilmente raggiungibile attraversando il comune di Inarzo, situata in via Patrioti 22. L’accesso invece, quello che interessa a noi, è situato due vie in più verso l’estremità del paese e può essere trovato facilmente digitando su Google Maps Ingresso Palude Brabbia, comodo ed intuitivo. Qui è possibile lasciare la macchina ciglio strada e proseguire a piedi verso il capanno d’osservazione, la nostra prima meta, raggiungibile in meno di una decina di minuti a piedi.
Ricordatevi che è una palude e, in quanto tale, dovete essere attrezzati con scarponcini o stivaletti in gomma e pronti a sporcarvi.
CAPANNO DI OSSERVAZIONE E ALTRI SPOT
La segnaletica all’interno della Palude Brabbia è costante, ben posizionata e soprattuto visibile, quindi il rischio di perdersi è assolutamente esiguo. Proseguendo dritto dall’ingresso costeggiando un piccolo torrente sulla sinistra ci troveremo ad un bivio dove seguiremo il cartello “capanno di osservazione” dopo una svolta destra ed una a sinistra, in lontananza, potremmo già avvistare la passerella in legno che conduce al capanno.
Ho visitato parecchi luoghi di osservazioni e devo dire che questo capanno è davvero ben curato, realizzato interamente di legno e con molte aperture che garantiscono una vista a 360°. Unica nota dolente, purtroppo, è la porta di ingresso che cigola in maniera veramente rumorosa e striscia sull’uscio, forse perché a causa dell’incuria o degli agenti atmosferici si è deformato parzialmente il legno, ma vi assicuro che qualsiasi animale o persona nel raggio di almeno 100 metri sarà in grado di sentire il frastuono. Detto questo, una volta chiusa la porta e lasciati passare una decina di minuti potrete già iniziare a fare i vostri primi avvistamenti.
Il capanno è fruibile e di libero accesso da Marzo 2022, ovviamente dovrete rispettare le normative vigenti causa covid:
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Mascherine obbligatorie all’interno per i non conviventi
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Non più di 4 persone all’interno del capanno
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Lasciare aperte le finestrelle di osservazione per areare il capanno
RISPETTARE LA QUIETE E NON DISTURBARE GLI ANIMALI
Questo è forse il concetto più difficile da spiegare alle persone, ma ci proverò lo stesso. Una riserva naturale non è uno zoo e, in quanto tale, nessuno vi assicura una cattura fotografica o anche solo visiva di alcuna specie. Per questo motivo ci sono degli argomenti molto importanti da trattare.
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Non attirare gli animali con cibo o richiami simulati con telefoni o altri strumenti elettronici. Andare a pasturare una zona per l’avvistamento di fauna selvatica è gravissimo e danneggia non solo l’animale e le sue abitudini, ma l’intero ecosistema. Inutile dire che poi, ovviamente, non c’è da andare fieri di una fotografia dove abbiamo attirato un uccellino con del grano o una volpe con della carne, stiamo facendo fotografia naturalistica, rispettate gli animali.
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Rispettate le altre persone e rispettate la loro pazienza, questo significa che se vi avvicinate al capanno di osservazione dovrete stare in rigoroso silenzio e fare il meno rumore possibile, niente discorsi se non a bassa voce e soprattutto niente musica. Purtroppo ho assistito a mancanze di rispetto indicibili: una coppia di ragazzi avevano scambiato questo luogo per piazza del Duomo e, nel raccontare una delusione amorosa parlando come si parla al mercato, hanno fatto scappare un Picchio Rosso Maggiore che stavo fotografando. Maleducati.
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Non avvicinatevi agli animali e restate sempre a distanza, o nel capanno. Non cercate di raggiungere un airone per fotografarlo più da vicino, questo lo farà solamente scappare e potrebbe non farlo più tornare in quello specifico posto.
È molto importante il concetto di etica nei confronti della natura, nella fotografia e nella vita quotidiana, rispettate questo luogo, la flora, la fauna, i periodi di riproduzione ecc.
LA FAUNA DEL LUOGO
Veniamo alla parte più interessante forse riguardante l’articolo e alla diversità di fauna che si può fotografare, o semplicemente avvistare, all’interno della Palude Brabbia.
Premessa, io sono stato in questo luogo solamente due volte e devo dire di essere stato molto fortunato.
In questo luogo la varietà di fauna è veramente alta, abbiamo tantissime speci diverse di avifauna, anfibi e mammiferi, andiamo con ordine.
Avifauna:
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Cinciallegra
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Cincia Bigia
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Pettirosso
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Fringuello
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Airone Maggiore
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Airone Rosso
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Airone Cinerino
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Picchio Rosso Maggiore
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Picchio Rosso Minore
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Picchio Muratore
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Picchio Nero
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Picchio Verde
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Nitticora
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Falco Pescatore
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Martin Pescatore
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Nibbio Bruno
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Tarabuso
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Scricciolo
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Poiana
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Porciglione
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Alzavola
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Rampichino
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Ghiandaia
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Poiana
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Moretta Tabaccata
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Svasso Rosso Maggiore
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Codibugnolo
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Ghiandaia
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Upupa
Mammiferi:
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Volpe
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Riccio Occidentale
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Toporagno Nano
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Toporagno Comune
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Crocidura Minore
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Crocidura ventre bianco
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Vespertilio di Daubenton
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Orecchione
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Pipistrello Nano
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Pipistrello Albolimbato
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Silvilago o minilepre
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Lepre Comune
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Ghiro
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Moscardino
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Scoiattolo Rosso
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Arvicola Terrestre
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Topolino delle Risaie
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Nutria
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Puzzola
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Donnola
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Faina
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Cinghiali
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Caprioli
Anfibi e Rettili:
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Rana Verde
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Rane Rosse
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Rana di Lataste
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Raganella Italiana
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Rospo Comune
Invertebrati:
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Libellule
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Damigelle
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Gambero di Fiume
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Vanessa dell’Ortica
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Vanessa
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Atalanta Vanessa
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Cavallette
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Grillo Campestre
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Grillo Talpa
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Lucciole
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Ragno Micrommata Virescens
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Eremita Odoroso
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Cervo Volante
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Crisomela dell’Ontano
ATTREZZATURA CONSIGLIATA E CONSIGLI DI SCATTO
Qui entriamo nel tecnico e andiamo a parlare di quale lente scegliere. Io possiedo un 100-400 Canon IS USM II in accoppiata con un Extender 1.4x montati su Canon EOS R5, quindi un’attrezzatura ottima per questa tipologia di fotografia.
Necessario sicuramente un teleobiettivo con focali maggiori o prossime al 300/400mm in quanto, stando nel capanno, avremo bisogno di un buono zoom per catturare il volto dell’animale. Se invece volete fare fotografia ambientata inserendo l’animale nella scena vi potrebbe bastare anche un 200mm.
Io con il mio corredo arrivo a scattare a 540mm.
A livello invece di settaggi di scatto e dati exif della camera qui è molto importante fare chiarezza:
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Messa a fuoco impostata su Al Servo per seguire il movimento dell’animale, sia esso in volo o a terra.
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Spesso utilizzo il Tracking Occhio Animale per seguire l’esemplare in completa tranquillità, ma spesso nelle zone con troppi rami, è necessario impostare il Punto Singolo AF.
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Utilizzare il pulsante AF-ON invece del normale tasto di scatto in modalità pre-fuoco, in modo da essere sempre reattivi e seguire la scena in maniera più efficiente. Questo consiglio vale in ogni ambito della fotografia.
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Tempi di scatto veloci, anzi velocissimi. Consiglio sempre di stare intorno al 1/2000 per gli uccelli di piccola taglia, per aironi o altri anatidi possiamo scendere leggermente.
Importante non scattare mai sotto il valore numerico del vostro millimetraggio, vi faccio un esempio: se scatto con un 400m, non scatterò mai sotto 1/400, se scatto con un 600mm mai sotto 1/600 e così via.
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Diaframmi prossimi a f/8
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Iso alti per bilanciare la forte sottoesposizione dovuta al tempo di scatto, bisognerà correggere poi il rumore in post produzione.
p.s.: portatevi dei viveri, l’attesa potrebbe durare molte ore.
ORARI MIGLIORI
Inutile dire che gli orari migliori sono sempre le golden hour e le blue hour, quindi il mattino presto all’alba e la sera all’imbrunire. Il capanno è sempre aperto ed è possibile utilizzarlo in qualsiasi orario, questo è di grande aiuto.
Io sono stato due volte al tramonto e, come avete potuto vedere, sono stato davvero baciato dalla fortuna. In quasi 13 ore totali di appostamento ho visto una dozzina di speci diverse.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Se avete bisogno di maggiori informazioni riguardanti orari e chiusura delle strutture fruIbili solo su prenotazione, come la torretta degli aironi e il capanno galleggiante, contattate direttamente l’oasi Lipu e ditegli che siete interessati a fare un tour più approfondito, una guida sarà a vostra disposizione per aiutarvi a comprendere meglio la riserva e la sua importanza.
Se invece volete organizzare un’uscita fotografica o avete bisogno semplicemente di altri consigli non esitate a contattarmi.
TIRIAMO LE SOMME
Pregi
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A pochi passi dalla città
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Cartelli ben visibili e segnaletica efficiente
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Grande diversità di flora e fauna
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Capanno molto curato, con sedute, appendiabiti e chiusura per le finestre
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Sotto la giurisdizione e la cura della Lipu
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I responsabili dell’oasi ascoltano molto le segnalazioni infatti, dopo questo articolo, hanno riparato la porta del capanno!
Difetti
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Inciviltà delle persone che non rispettano il silenzio e i percors