Mentirei sicuramente se vi dicessi “si, sono autodidatta”. ma il mio percorso è stato travagliato ed è proprio di questo che oggi voglio parlarvene per affrontare il tema della docenza online. La cosa che ci accomuna, cari lettori, è la nostra grande passione per la fotografia e la nostra voglia di emergere, di innovare, di migliorarci ogni giorno. Chiunque di noi è capace di grandi cose, ma quanto tempo abbiamo a disposizione? Il mio discorso non vuole essere una visione nichilista della vita anzi, ma solo invitarvi a riflettere su come il tempo ci scorre davanti e ancor più di esso, a come le occasioni ci sfuggono sempre di mano: pensate a quanti tramonti avete perso per mancanza di tecnica, a quanti sguardi non avete saputo cogliere con il vostro nuovo corredo in cui avete investito tanto, in quel sorriso mancato di un cliente alla consegna del lavoro, quel lavoro per cui voi vi sentivate invincibili. Spesso l’errore più grande che facciamo è mentire a noi stessi, e fidatevi, io l’ho fatto spesso. Per spiegarvi come non sbagliare, è necessario prima sbagliare e fidatevi che io ho sbagliato molto più di te.
Non divaghiamo, l’importanza dello studio, il perdere tempo, dove voglio andare a parare? Vi faccio un esempio: immaginate di avere 18 anni e sentirvi con il mondo ai vostri piedi per l’acquisto di una macchina fotografica e di un biglietto aereo per il sogno di ogni aspirante paesaggista, esatto, l’Islanda. Immaginate inoltre di aver appena terminato la scuola e di non sapere cosa fare della propria vita. “Tornerò dall’islanda con le foto più belle mai viste, mi presenterò a qualche rivista e aprirò partita iva”, un po’ visionario ma non impossibile. Il problema è che per questo viaggio non avevo seguito corsi, non avevo letto altro che qualche inutile forum di fotografia dove delle persone scrivevano dati exif a caso che non capivo, e con un po’ di esperienza e senno di poi nemmeno loro, non avevo seguito lezioni personalizzate ma avevo visto distrattamente dei video tutorial gratuiti online. Ora immaginate il risultato e, se non riuscite, ve lo mostro io. Ecco a voi la mia prima fotografia, a 18 anni, dal mio primo viaggio in Islanda, senza vergognarmi assolutamente perchè fidatevi io ho fatto molti più errori di te.
In 7 anni le cose cambiano radicalmente, il tempo ti scorre davanti tra sorrisi, soddisfazioni, lacrime e infinite delusioni lavorative e non, finchè non ti ritrovi a chiedere a te stesso: “è questo che voglio fare realmente?” e così, all’età di 20 anni mi sono detto “si”. E allora, in ritardo con la vita e con i miei amici ho preso in mano il mio futuro, iniziando a studiare realmente fotografia da privatista. Ho seguito corsi privati uno a uno con i miei fotografi preferiti, mi ricordo quanta fatica le prime ore davanti a photoshop, quando non capivo assolutamente nulla. Ma qualcosa era cambiato: quando prima non capivo cercavo nervosamente un altro video, dove qualcuno mi spiegava ¼ di quello che cercavo, ma meglio che nulla. ora invece avevo qualcuno davanti, qualcuno che quando domandavo rispondeva, che quando doveva correggermi lo faceva, e sapete cosa risparmiavo? Tempo. Prima risparmiavo soldi ovviamente, ma perdevo occasioni, ora risparmiavo tempo e fegato. Che stupido che ero. Dopo qualche anno, nel 2018 tornai in Islanda e realizzai alcune delle immagini che mi resero “conosciuto”, perché parlare di fama fa ridere in primis me.
Da qui a poco prenotai un altro aereo, questa volta per un posto più caldo, Tenerife, e fu un sogno. La soddisfazione più grande fu riuscire a mettere su carta, pellicola, sensore, create l’analogia che preferite, quello che immaginavo e vedevo nella mia mente. Riuscire a immaginare questa fotografia